Ciò che pensiamo di noi stessi è di fondamentale importanza per orientare i nostri desideri, le nostre ambizioni e le nostre preoccupazioni.
In psicologia, con il termine autostima si intende la valutazione che ogni persona compie nei confronti di se stessa.
E’ la circolarità del processo di autostima che genera le problematiche che molte persone provano nella vita quotidiana: chi ha scarsa fiducia in sé o è convinto di valere poco (bassa autostima) sarà più portato ad inquadrare le circostanza della vita sotto quest’ottica (“questo è successo perché ho una scarsa autostima”) o ad adattare, di conseguenza, le proprie possibilità e i propri progetti futuri (“meglio non avventurarsi in questo, non sarò in grado di farlo”).
Chi tende ad avere scarsa fiducia e considerazione riguardo se stesso (bassa autostima) sperimenta spesso:
- difficoltà ad ascoltarsi e ad individuare obiettivi coerenti con le proprie aspirazioni;
- insicurezza e tendenza a dipendere dagli altri;
- ricerca continua del consenso degli altri,
- scarso spirito di iniziativa e scarsa disponibilità a rischiare;
- vulnerabilità ai disturbi d’ansia.
Al contrario, persone che sono eccessivamente convinte delle proprie capacità (autostima ipertrofica) tendono a sottostimare gli altri e le limitazioni costituite dall’ambiente, con effetti altrettanto disfunzionali, quali:
- incapacità di vedere i propri errori e gli eventuali comportamenti alternativi;
- difficoltà a comprendere il punto di vista altrui o i bisogni dell’altro;
- eccessiva predisposizione al rischio, anche in situazioni di potenziale pericolo.
Cosa fare per sostenere e gestire la propria autostima? Un percorso di sostegno psicologico può essere di grande aiuto per conoscersi meglio, imparare ad accettarsi con maggiore indulgenza e ad includere gli sguardi altrui all’interno della propria immagine di sé in modo da trovare in se stessi la capacità di prendere in mano la propria vita.